Текст книги "Волшебные итальянские сказки / Fiabe italiane magiche"
Автор книги: Анелия Каминская
Жанр: Иностранные языки, Наука и Образование
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Упражнения
1. Выберите правильный вариант:
1. Il contadino andava ogni mattina a cucire.
2. Il contadino andava ogni mattina a costruire.
3. Il contadino andava ogni mattina a zappare.
4. Il contadino andava ogni mattina a filare.
2. Che cos’è la rocca?
1. una pietra
2. un filatoio
3. un animale
4. un cibo
3. Вставьте пропущенное слово:
1. Ma Renzolla, preso il _______ senza dire mille grazie per il servizio.
2. Queste _______ convinsero Masaniello.
3. Dicendo così, arrivato al suo palazzo, mise Renzolla con una ________ in una cucina.
4. La cameriera, obbedendo al re, cominciò a pettinare il _____.
4. Выберите нужный глагол:
Capitò che, andando a caccia per quei boschi, il re ______la notte cammin facendo.
1. andò
2. incontrò
3. sollevò
4. cadde
5. Выберите нужный предлог:
con – in – di – a
1. Vai, marita con questi spiccioli le altre figlie e vivi ___ allegria.
2. Il re, tutto felice ___ questa fortuna, se ne partì ___ Renzolla.
3. Basta dire che ___ il poco delle sue fatiche riusciva __ mantenere tutte quelle bambine.
4. E lei, abbracciandola ___ grande affetto, le diede un sacco pieno ___ filato.
6. Поставьте глаголы в нужную форму:
1. La cameriera (allevare) il suo e lo (trattare) come (essere) un figlio.
2. Un contadino (avere) dodici figlie e per far vivere onoratamente la famiglia, (andare) ogni mattina a zappare a giornata.
3. La cameriera, obbedendo al re, (cominciare) a pettinare il lino.
4. Il re (andare) a coricarsi e Renzolla stessa gli (togliere) le calze dai piedi e il cuore dal petto.
7. Ответьте на вопросы:
1. Perché il contadino portò Renzolla alla lucertola?
2. Perché Renzolla gettò il lino dalla finestra?
3. Perché il re mise Renzolla con una cameriera in una cucina?
4. Perchè la fata lanciò una maledizione?
5. Raccontare il testo.
Ответы
1. Il contadino andava ogni mattina a zappare.
2. Un filatoio.
3.
1. Ma Renzolla, preso il sacco senza dire mille grazie per il servizio.
2. Queste parole convinsero Masaniello.
3. Dicendo così, arrivato al suo palazzo, mise Renzolla con una cameriera in una cucina.
4. La cameriera, obbedendo al re, cominciò a pettinare il lino.
4. incontrò
5.
1. Vai, marita con questi spiccioli le altre figlie e vivi in allegria.
2. Il re, tutto felice di questa fortuna, se ne partì con Renzolla.
3. Basta dire che con il poco delle sue fatiche riusciva a mantenere tutte quelle bambine.
4. E lei, abbracciandola con grande affetto, le diede un sacco pieno di filato.
La finta nonna
Una mamma doveva setacciare la farina. Mandò la sua bambina dalla nonna, perché le prestasse il setaccio. La bambina preparò il panierino con la merenda: ciambelle e pane coll’olio; e si mise in strada. Arrivò al fiume Giordano. “Fiume Giordano, mi fai passare[66]66
mi fai passare – пропустишь меня
[Закрыть]?” “Sì, se mi dai le tue ciambelle”. Il fiume Giordano era ghiotto di ciambelle che si divertiva a far girare nei suoi mulinelli. La bambina buttò le ciambelle nel fiume, e il fiume abbassò le acque e la fece passare. La bambina arrivò alla Porta Rastrello. “Porta Rastrello, mi fai passare?” “Sì, se mi dai il tuo pane coll’olio”. La Porta Rastrello era ghiotta di pane coll’olio perché aveva i cardini arrugginiti e il pane coll’olio glieli ungeva. La bambina diede il pane coll’olio alla porta e la porta si aperse e la lasciò passare. Arrivò alla casa della nonna, ma l’uscio era chiuso. “Nonna, nonna, vienimi ad aprire”. “Sono a letto malata. Entra dalla finestra”. “Non ci arrivo”. “Entra dalla gattaiola”. “Non ci passo”. “Allora aspetta”. Calò una fune e la tirò su dalla finestra. La stanza era buia. A letto c’era l’Orca, non la nonna, perché la nonna se l’era mangiata l’Orca[67]67
perché la nonna se l’era mangiata l’Orca – потому что бабушку съела Орка
[Закрыть], tutta intera dalla testa ai piedi, tranne i denti che li aveva messi a cuocere in un pentolino, e le orecchie che le aveva messe a friggere in una padella. “Nonna, la mamma vuole il setaccio”. “Ora è tardi. Te lo darò domani. Vieni a letto”. “Nonna ho fame, prima voglio cena”. “Mangia i fagioletti[68]68
fagioletti = fagiolini
[Закрыть] che cuociono nel pentolino”. Nel pentolino c’erano i denti. La bambina rimestò col cucchiaio e disse: “Nonna, sono troppo duri”. “Allora mangia le frittelle che sono nella padella”. Nella padella c’erano le orecchie. La bambina le toccò con la forchetta e disse: “Nonna, non sono croccanti”. “Allora vieni a letto. Mangerai domani”. La bambina entrò in letto, vicino alla nonna. Le toccò una mano e disse: “Perché hai le mani così pelose, nonna?” “Per i troppi anelli che portavo alle dita.” Le toccò il petto. “Perché hai il petto così peloso, nonna?” “Per le troppe collane che portavo al collo”. Le toccò i fianchi. “Perché hai i fianchi così pelosi, nonna?” “Perché portavo il busto troppo stretto”. Le toccò la coda e pensò che, pelosa o non pelosa, la nonna di coda non ne aveva mai avuta. Quella doveva essere l’Orca, non la nonna. Allora disse: “Nonna, non posso addormentarmi se prima non vado a fare un bisognino”. La nonna disse: “Va’ a farlo nella stalla, ti calo io per la botola e poi ti tiro su”. La legò con la fune, e la calò nella stalla. La bambina appena fu giù si slegò, e alla fune legò una capra. “Hai finito?” disse la nonna. “Aspetta un momentino”. Finì di legare la capra. “Ecco, ho finito, tirami su”. L’Orca tira, tira, e la bambina si mette a gridare: “Orca pelosa! Orca pelosa!” Apre la stalla e scappa via. L’Orca tira e viene su la capra. Salta dal letto e corre dietro alla bambina. Alla Porta Rastrello, l’Orca gridò da lontano: “Porta Rastrello, non farla passare!” Ma la Porta Rastrello disse: “Sì, che la faccio passare perché m’ha dato il pane coll’olio”. Al fiume Giordano l’Orca gridò: “Fiume Giordano, non farla passare!” Ma il fiume Giordano disse: “Sì‚ che la faccio passare perché m’ha dato le ciambelle”. Quando l’Orca volle passare, il fiume Giordano non abbassò le sue acque e l’Orca fu trascinata via. Sulla riva la bambina le faceva gli sberleffi.
Упражнения
1. Выберите правильный вариант:
1. Il fiume Giordano era ghiotto di pere.
2. Il fiume Giordano era ghiotto di pane.
3. Il fiume Giordano era ghiotto di ciambelle.
4. Il fiume Giordano era ghiotto di carne.
2. Che cos’è una frittella?
1. una padella
2. un cibo
3. un fiore
4. un animale
3. Вставьте пропущенное слово:
1. La bambina preparò il panierino con la ______________.
2. Calò una _________ e la tirò su dalla finestra.
3. La bambina diede il ______ coll’olio alla porta e la porta si aperse e la lasciò passare.
4. Quando l’Orca volle passare, il fiume Giordano non abbassò le sue ________ e l’Orca fu trascinata via.
4. Выберите нужный глагол:
La bambina ______ le ciambelle nel fiume, e il fiume abbassò le acque e la fece passare.
1. buttò
2. gettò
3. prese
4. diede
5. Raccontare il testo.
Ответы
1. Il fiume Giordano era ghiotto di ciambelle.
2. un cibo
3.
1. La bambina preparò il panierino con la merenda.
2. Calò una fune e la tirò su dalla finestra.
3. La bambina diede il pane coll’olio alla porta e la porta si aperse e la lasciò passare.
4. Quando l’Orca volle passare, il fiume Giordano non abbassò le sue acque e l’Orca fu trascinata via.
4. buttò
Il principe che sposò una rana
C’era una volta un Re che aveva tre figli in età da prender moglie. Perché non sorgessero rivalità sulla scelta delle tre spose, disse:
– Tirate con la fionda più lontano che potete: dove cadrà la pietra là prenderete moglie. I tre figli presero le fionde e tirarono. Il più grande tirò e la pietra arrivo sul tetto di un Forno ed egli ebbe la fornaia. Il secondo tirò e la pietra arrivò alla casa di una tessitrice. Al più piccino la pietra cascò in un fosso. Appena tirato ognuno correva a portare l’anello alla fidanzata. Il più grande trovò una giovanotta bella soffice come una focaccia, il mezzano una pallida, fina come un filo, e il più piccino, guarda guarda in quel fosso, non ci trovò che una rana. Tornarono dal Re a dire delle loro fidanzate.
– Ora – disse il Re – chi ha la sposa migliore erediterà il regno. Facciamo le prove – e diede a ognuno della canapa perché gliela riportassero di lì[69]69
di lì — оттуда
[Закрыть] a tre giorni filata dalle fidanzate, per vedere chi filava meglio.
I figli andarono delle fidanzate e si raccomandarono che filassero a puntino[70]70
a puntino – в точности
[Закрыть]; e il più piccolo tutto mortificato, con quella canapa in mano, se ne andò sul ciglio del fosso e si mise a chiamare:
– Rana, rana!
– Chi mi chiama?
– L’amor tuo che poco ti ama.
– Se non mi ama, mi amerà quando bella mi vedrà.
E la rana salto fuori dall’acqua su una foglia. Il figlio del Re le diede la canapa e disse che sarebbe ripassato a prenderla filata dopo tre giorni. Dopo tre giorni i fratelli maggiori corsero tutti ansiosi dalla fornaia e dalla tessitrice a ritirare la canapa. La fornaia aveva fatto un bel lavoro, ma la tessitrice – era il suo mestiere – l’aveva filata che pareva seta. E il più piccino? Andò al fosso:
– Rana, rana!
– Chi mi chiama?
– L’amor tuo che poco ti ama.
– Se non mi ama, mi amerà quando bella mi vedrà.
Saltò su una foglia e aveva in bocca una noce. Lui si vergognava un po’ di andare dal padre con una noce mentre i fratelli avevano portato la canapa filata; ma si fecero coraggio[71]71
farsi coraggio – храбриться
[Закрыть] e andò. Il Re che aveva già guardato per dritto e per traverso[72]72
per dritto e per traverso – вдоль и поперек
[Закрыть] il lavoro della fornaia e della tessitrice, aperse la noce del più piccino, e intanto i fratelli sghignazzavano. Aperta la noce ne venne fuori una tela così fina che pareva tela di ragno, e tira tira, spiega spiega, non finiva mai , e tutta la sala del trono ne era invasa. “Ma questa tela non finisce mai!” – disse il Re, e appena dette queste parole la tela finì.
Il padre, a quest’idea che una rana diventasse regina, non voleva rassegnarsi. Erano nati tre cuccioli alla sua cagna da caccia preferita, e li diede ai tre figli:
– Portateli alle vostre fidanzate e tornerete a prenderli tra un mese: chi l’avrà allevato meglio sarà regina. Dopo un mese si vide che il cane della fornaia era diventato un molosso grande e grosso, perché il pane non gli era mancato; quella della tessitrice, tenuto più a stecchetto[73]73
stecchetto = stecchino
[Закрыть], era venuto un famelico mastino. Il più piccino arrivò con una cassettina, il Re aperse la cassettina e ne uscì un barboncino infiocchettato, pettinato, profumato, che stava ritto sulle zampe di dietro[74]74
zampe di dietro – задние лапы
[Закрыть] e sapeva fare gli esercizi militari e far di conto[75]75
far di conto – считать
[Закрыть]. E il Re disse:
– Non c’è dubbio; sarà re mio figlio minore e la rana sarà regina.
Furono stabilite le nozze, tutti e tre i fratelli lo stesso giorno. I fratelli maggiori andarono a prendere le spose con carrozze infiorate tirate da quattro cavalli, e le spose salirono tutte cariche di piume e di gioielli. Il più piccino andò al fosso, e la rana l’aspettava in una carrozza fatta d’una foglia di fico tirata da quattro lumache. Presero ad andare[76]76
prendere ad andare – отправиться в путь
[Закрыть]: lui andava avanti, e le lumache lo seguivano tirando la foglia con la rana. Ogni tanto[77]77
Ogni tanto – иногда
[Закрыть] si fermava ad aspettare, e una volta si addormentò. Quando si svegliò, gli s’era fermata davanti una carrozza d’oro, imbottita di velluto, con due cavalli bianchi e dentro c’era una ragazza bella come il sole con un abito verde smeraldo.
– Chi siete? – disse il figlio minore.
– Sono la rana.
E siccome lui non ci voleva credere, la ragazza aperse uno scrigno dove c’era la foglia di fico, la pelle della rana e quattro gusci di lumaca.
– Ero una Principessa trasformata in rana, solo se un figlio di Re acconsentiva a sposarmi senza sapere che ero bella avrei ripreso la forma umana.
Il Re fu tutto contento e ai figli maggiori che si rodevano d’invidia disse che chi non era neanche capace di scegliere la moglie non meritava la Corona. Re e regina diventarono il più piccino e la sua sposa.
Упражнения
1. Выберите правильный вариант:
1. Il più grande fratello trovò una mercantessa.
2. Il più grande fratello trovò una fornaia.
3. Il più grande fratello trovò una contadina.
4. Il più grande fratello trovò una sartina.
2. Подберите синонимы:
ragazza —
regina —
sposa —
lumaca —
carro —
tela —
nozze —
pietra —
3. Вставьте пропущенное слово:
1. Il padre, a quest’idea che una rana diventasse _______, non voleva rassegnarsi.
2. Quando si svegliò, gli s’era fermata davanti una carrozza d’oro, imbottita di _______.
3. E la rana salto fuori dall’acqua su una _______.
4. Al più piccino la ______ cascò in un fosso.
4. Выберите нужный глагол:
Il più grande ________ una giovanotta bella soffice come una focaccia.
1. cercò
2. trovò
3. vide
4. presentò
5. Выберите нужный предлог:
da – in – a –su – con
1. Saltò ___ una foglia e aveva ____ bocca una noce.
2. Erano nati tre cuccioli alla sua cagna ____ caccia preferita.
3. Tirate ____ la fionda più lontano che potete.
4. Il figlio del Re le diede la canapa e disse che sarebbe ripassato ___ prenderla filata dopo tre giorni.
6. Поставьте глаголы в нужную форму:
1. Il Re (essere) tutto contento e ai figli maggiori che (rodersi) d’invidia (dire) che chi non (essere) neanche capace di scegliere la moglie non (meritare) la Corona.
2. (Essere) stabilite le nozze, tutti e tre i fratelli lo stesso giorno.
3. I figli (andare) delle fidanzate e (raccomandarsi) che (filare) a puntino.
4. Dopo tre giorni i fratelli maggiori (correre) tutti ansiosi dalla fornaia e dalla tessitrice a ritirare la canapa.
7. Ответьте на вопросы:
1. Chi trovò il fratello minore?
2. Perché il re diede a ognuno della canapa?
3. Chi trovò il secondo fratello?
4. Raccontare il testo.
Ответы
1.Il più grande fratello trovò una fornaia.
3.
1. Il padre, a quest’idea che una rana diventasse regina, non voleva rassegnarsi.
2. Quando si svegliò, gli s’era fermata davanti una carrozza d’oro, imbottita di velluto.
3. E la rana salto fuori dall’acqua su una foglia.
4. Al più piccino la pietra cascò in un fosso.
4. trovò
5.
1. Saltò su una foglia e aveva in bocca una noce.
2. Erano nati tre cuccioli alla sua cagna da caccia preferita.
3. Tirate con la fionda più lontano che potete.
4. Il figlio del Re le diede la canapa e disse che sarebbe ripassato a prenderla filata dopo tre giorni.
Il mostro a tre teste
Un re aveva una greggia, di cui si perdeva un capo tutti i giorni. Il re puniva di morte il pastore, e già parecchi pastori avevano subito lo stesso supplizio. Finalmente la greggia fu affidata ad un garzoncello. Andando al pascolo incontrò una vecchierella: “Non sai, ragazzo mio”, gli disse, “quale fu la sorte dei guardiani che ti hanno preceduto? Sappi che un mostro si mangia quotidianamente una di queste pecore, ed il re punisce di morte il pastore. Però non voglio tollerare che a te debba toccare la stessa sorte, prendi questa bacchetta, colla quale disegnerai nel prato un cerchio, da cui non uscirà alcuna pecora, prendi anche questo falcetto, col quale taglierai le tre teste dei mostro divoratore: entro[78]78
entro = dentro
[Закрыть] le teste troverai tre chiavi, che ti apriranno la via alla dimora del mostro”.
Il pastorello assicurò il gregge entro il circolo fatato, e si appostò allo speco. Appena il mostro apparve gli tagliò una testa, entro la quale trovò una chiave di ferro. Si introdusse nella caverna ed a pochi passi[79]79
a pochi passi – недалеко
[Закрыть] si abbattè in una porta di ferro, che aperta lo mise in una grande abitazione tutta di ferro con un giardino bellissimo. Vi raccolse alcuni fiori e poi ritornò al suo gregge. Alla sera di ritorno a casa fu lodato dal re e la stessa figlia del re gli fece tali cerimonie da mostrare che n’era presa d’amore. Le offrì il mazzetto di fiori che aveva raccolto. Il giorno seguente ritornò allo stesso luogo, operò secondo i consigli della vecchia e stavolta nella seconda testa del mostro trovò una chiave d’argento, che gli aprì un palazzo d’argento adorno di splendido giardino. Vi fece un mazzetto di fiori, e ritornò presso al re, dal quale ebbe nuove lodi e dalla figlia del re, ch’era tutto amore per lui, ebbe segni cordialissimi. All’indomani tagliò l’ultima testa al mago, poiché tale era il mostro, e vi rinvenne una chiave d’oro, che doveva aprirgli uno splendido palazzo d’oro, con giardino incantevole. In una stanza del palazzo vide tre vecchioni dalla barba bianca e lunghissima, i quali lo salutarono liberatore: “Noi eravamo condannati qui fino a[80]80
fino a – пока
[Закрыть] che qualcuno avesse tagliato le teste al mostro che ci teneva schiavi: ora tu sei il padrone di questi luoghi”. Ritornato al re fu ricolmo di infinite lodi; la figlia regale non potè più contenere il suo immenso amore, e chiese di sposarsi al bravo ed avvenente pastorello. Il re non si manifestò molto contento del partito principesco, tuttavia cedette all’amore della giovane regina. Essa gli chiese dove avesse preso i bellissimi fiori, e lo sposo decise di condurla nei giardini in cui li aveva colti. Fu lietissimo di poterle far vedere che non l’amore dell’oro lo aveva determinato a sposarla, poiché egli era possessore di meravigliosi tesori. Questa scoperta recò grande piacere alla consorte e allo stesso re, e contribuì a rendere più sicura e duratura la loro felicità.
Упражнения
1. Выберите правильный вариант:
1. Il pastorello offrì alla principessa una collana.
2. Il pastorello offrì alla principessa il mazzetto di fiori.
3. Il pastorello offrì alla principessa un cavallo.
4. Il pastorello offrì alla principessa le scarpe.
2. Che cos’è un mazzetto?
1. un fazzoletto
2. un mazzo
3. un fiore
4. un tesoro
3. Вставьте пропущенное слово:
1. Il pastorello assicurò il _________ entro il circolo fatato.
2. Il re non si manifestò molto contento del partito ____________.
3. Sappi che un mostro si mangia quotidianamente una di queste _______, ed il re punisce di morte il pastore.
4. All’indomani tagliò l’ultima testa al ______, poiché tale era il mostro, e vi rinvenne una chiave d’oro, che doveva aprirgli uno splendido palazzo d’oro, con giardino incantevole.
4. Выберите нужный глагол:
Il giorno seguente _____________ allo stesso luogo.
1. ritornò
2. andò
3. venne
4. scappò
5. Поставьте глаголы в нужную форму:
1. Ritornato al re (essere) ricolmo di infinite lodi; la figlia regale non (potere) più contenere il suo immenso amore, e (chiedere) di sposarsi al bravo ed avvenente pastorello.
2. Vi (raccogliere) alcuni fiori e poi (ritornare) al suo gregge.
3. Il re (punire) di morte il pastore, e già parecchi pastori (avere) subito lo stesso supplizio.
4. Però non (volere) tollerare che a te (dovere) toccare la stessa sorte, (prendere) questa bacchetta, colla quale (disegnare) nel prato un cerchio, da cui non (uscire) alcuna pecora.
6. Raccontare il testo.
Ответы
1. Il pastorello offrì alla principessa il mazzetto di fiori.
2. un mazzo
3.
1. Il pastorello assicurò il gregge entro il circolo fatato.
2. Il re non si manifestò molto contento del partito principesco.
3. Sappi che un mostro si mangia quotidianamente una di queste pecore, ed il re punisce di morte il pastore.
4. All’indomani tagliò l’ultima testa al mago, poiché tale era il mostro, e vi rinvenne una chiave d’oro, che doveva aprirgli uno splendido palazzo d’oro, con giardino incantevole.
4. ritornò
La papera
C’erano una volta due sorelle carnali, così malridotte che riuscivano a campare solo sputazzandosi[81]81
sputazzarsi = bersagliare con sputi
[Закрыть] dalla mattina alla sera[82]82
dalla mattina alla sera – с утра до вечера
[Закрыть] sulle dita per filare una piccola matassa di filo da vendere al mercato. E però il cielo, che è largo nel ripagare il bene così com’è avaro nel castigare il male, mise in testa[83]83
mise in testa – пришла в голову
[Закрыть] a queste due povere ragazze l’idea d’andare al mercato per vendere certe matasse di filo e comprare una papera. Così fecero e, portatasi a casa la papera, le si affezionarono subito e la trattavano come se le fossero sorelle carnali, facendola dormire nel loro letto.
Viene il giorno dopo, ed è un giorno fortunato. La buona papera cominciò a cacare scudi d’oro, in quantità tale che, cacata dopo cacata, Lilla e Lolla ne riempirono un cassone. E fu tanto la cacata che le due sorelle cominciarono ad alzare il capo e ad avere il pelo lucido, tanto che certe comari, trovandosi un giorno a spettegolare tra loro, dissero: “Hai visto, comare Vasta, Lilla e Lolla, che ieri non avevano neanche dove cadere morte[84]84
cadere morte – умереть, упасть замертво
[Закрыть] e ora si sono tanto ripulite che sembrano due signore? Le vedi le loro finestre piene di galline e di pezzi di carne, che ti sbattono in faccia? Che può essere successo? Lilla e Lolla hanno trovato un tesoro!” “Io ci sono rimasta come una mummia”, – disse Perna, “perché, mentre sembravano sul punto di cadere morte, ora le vedi dritte come una pertica e resuscitate[85]85
resuscitare = risuscitare
[Закрыть], che mi pare un sogno”. Dicendo questo, e altro, incendiate dall’invidia, le comari scavarono un buco dalla loro casa fino alle camere delle due ragazze, per fare le guardate e per vedere se potevano togliersi la curiosità. E tanto rimasero a spiare finché a sera – quando il Sole batte con la bacchetta dei suoi raggi sulle barche del mare indiano per dare riposo alle Ore del giorno – videro Lilla e Lolla che mettevano a terra le lenzuola e, facendovi salire sopra la papera, quella cominciava a schizzar fuori rumori di scudi, tanto che a loro uscirono fuori, nello stesso tempo[86]86
nello stesso tempo – в то же время
[Закрыть], le ciliegie dagli occhi[87]87
le ciliegie dagli occhi – глаза из орбит
[Закрыть] e il gozzo dalla gola.
Il mattino dopo comare Pasca venne a trovare le due sorelle e, dopo mille giri di chiacchiere, finalmente venne al dunque e le pregò di prestarle per due ore la papera, per fare abituare alla casa certe papere che aveva comprato al mercato. E tanto seppe dire e pregare che quelle semplicione delle due sorelle, un po’ perché tanto ingenue da non saper dir di no[88]88
dir di no – отказать
[Закрыть] e un po’ per non insospettire la comare, le prestarono la papera che cacava scudi d’oro con il patto che gliela riportasse al più presto[89]89
al più presto – как можно скорее
[Закрыть]. Comare Pasca andò di corsa dalle altre comari, che subito stesero a terra le lenzuola e vi fecero salire sopra la papera. Ma quella, invece di mostrare da sotto una zecca che coniava scudi, aprì un condotto di latrina, che decorò la biancheria di quelle sciagurate di colore giallo, tanto che l’odore si sparse per tutto il quartiere. Le comari, vedendo ciò, pensarono che avrebbe cacato sostanza da pietra filosofale per soddisfare la loro voglia. E, così, le fecero ingoiare tutto quello che poterono infilarle in gola. Poi, avendola sistemata sopra un altro lenzuolo pulito, se prima la papera si era dimostrata cacata, ora si scoperse colpita da[90]90
colpire da – поразить, охватить
[Закрыть] dissenteria, perché la digestione fece la sua parte[91]91
fece la sua parte – сделало свое дело
[Закрыть]. Le comari, scornate e infuriate, furono prese da una tale collera che, tirato il collo alla papera, la gettarono dalla finestra in un vicolo cieco[92]92
vicolo cieco – тупик
[Закрыть], dove si usava buttare la spazzatura. Ma, come volle la sorte, si trovò a passare di là un figlio di re, che andava a caccia e che sentì il bisogno di andare di corpo[93]93
andare di corpo – испражняться
[Закрыть]. Perciò, consegnati a un servitore spada e cavallo, entrò in quel vicolo e, fatto che ebbe il servizio, non avendo in tasca una carta per pulirsi, vista la papera uccisa di fresco[94]94
di fresco – недавно
[Закрыть] se ne servi come pezza da culo. Ma la papera, che non era morta, s’afferrò col becco alle chiappe del povero principe, che cominciò a urlare di dolore. Accorsero tutti i suoi servitori, che tentarono di staccarla dalla carne principesca, ma non fu possibile. Così il principe, non potendo resistere al dolore, si fece portare in braccio[95]95
portare in braccio – носить на руках
[Закрыть] al palazzo reale, dove, fatti chiamare tutti i medici del regno e fatto un consulto in presenza[96]96
in presenza – в присутствии
[Закрыть] della papera attaccata al culo, tentarono tutti i rimedi per porre fine[97]97
porre fine – покончить, положить конец
[Закрыть] a questo accidente, spalmando unguenti, adoperando tenaglie, spargendo polverine. Ma, visto che la papera era una zecca che non si sradicava neanche con l’argento vivo, una sanguisuga che non si staccava neanche con l’aceto, il principe fece subito pubblicare un bando: che chi fosse riuscito a liberarlo da quel prurito al culo, se era un uomo, gli avrebbe dato mezzo regno e, se donna, l’avrebbe presa in moglie. Ma quanto più tentavano rimedi, più la papera stringeva a tenaglia il povero principe. Ma, come volle la sorte, fra tanti e tanti che vennero a tentare la prova, arrivò anche Lolla, la più piccola delle due sorelle. Lolla, non appena vide la papera la riconobbe e gridò: “Cicciotta mia, cicciotta!” La papera, che sentì la voce di quella che le voleva veramente bene[98]98
volere bene – любить
[Закрыть], lasciò immediatamente la presa e le corse in braccio, facendole mille carezze e baciandola. Il principe, che vide questa meraviglia, volle sapere come era andato il fatto e, venuto a conoscenza del brutto scherzo delle comari, le fece frustare per la strada e mandare in esilio e, presa Lolla in moglie con la papera in dote, che cacava cento tesori, dette un altro marito ricchissimo a Lilla e furono per sempre i più felici del mondo, a dispetto delle comari, le quali, volendo chiudere una strada alle ricchezze mandate dal cielo a Lolla, gliene apersero un’altra da regina, scoprendo alla fine che ogni impedimento, spesso è giovamento.
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