Электронная библиотека » Людмила Петрова » » онлайн чтение - страница 6


  • Текст добавлен: 17 декабря 2013, 18:41


Автор книги: Людмила Петрова


Жанр: Иностранные языки, Наука и Образование


сообщить о неприемлемом содержимом

Текущая страница: 6 (всего у книги 33 страниц) [доступный отрывок для чтения: 9 страниц]

Шрифт:
- 100% +
Luigi Orsini. Verdi, uomo e artista

LETTURA SUPPLEMENTARE

35. Leggere e tradurre in russo il seguente testo:

Luigi Orsini. Verdi, uomo e artista

Giuseppe Verdi, per la sua natura e per la sua attività prodigiosa, fu una delle figure più rappresentative della nostra gente in quel periodo dell'Ottocento che fu eminentemente rivoluzionario e pieno di fato per la storia e per l'arte. Verdi fu un grande Italiano prima ancora di essere un grande musicista; esempio stupendo agli uomini di ogni tempo.

L'uomo ebbe indole appassionata e romantica, pudicamente celata sotto una certa scontrosità selvatica, atta a preservarlo da lusinghe о abbandoni compromettenti. Generoso senza ostentazione, operava il bene per se stesso, in silenzio e all'ombra, per non umiliare il beneficato; come quando – per citare uno dei tanti esempi della sua pudica pietà, – avendo visto a Busseto, di pieno inverno, alcuni uomini e molti bimbi che camminavano scalzi sulla neve, tanto se ne turbò da mandare un suo servo a Parma ad acquistare parecchie paia di scarpe di varia misura per quei disgraziati. Il servo obbedì e ficcò la merce alla rinfusa dentro un sacco. Al suo ritorno, il Maestro pazientemente si diede ad appaiarle legandole a coppie con uno spago; poi le rimise dentro il sacco e le consegnò al parroco di Busseto dicendo: «Le dia a coloro che sono scalzi, ma non si sappia che vengono da me».

«Ah, buone azioni fanno tanto bene!» scriveva poi alla contessa Giuseppina Negroni-Prato, per lodarne un gesto inteso a migliorare le condizioni economiche dei suoi dipendenti. Giusto con gli altri e severo con se stesso, riuscì a dominare le proprie passioni, serbandosi tuttavia fiero e dignitoso in ogni tempo e in ogni circostanza. Corretto nell'adempiere i propri obblighi, era altrettanto rigoroso nell'esigere dagli altri rispetto ai propri diritti. Uomo tutto di un pezzo; riflessivo, ma irremovibile quando avesse presa una decisione. Avveduto ammi-nistratore dei suoi interessi, sapeva tutelarli di fronte a chiunque – librettisti, editori, impresari, – secondo giustizia.

Innamorato della terra nel senso più alto della parola, ne sentì e ne visse la poesia eterna, e seppe scorgere, dietro le ragioni utilitarie del prodotto, l'insegnamento perenne della sanità materiale e morale nella semplicità del costume. Considerò la vita come una milizia da servire per il bene comune della solidarietà umana; e dopo l'umanità, amò la Patria con passione ardentissima, offrendo ad essa quanto poteva per alleviarne coi mezzi materiali le sofferenze, per esaltarne, con l'arte, le fedi e le glorie. Scriveva in musica la nuova storia d'Italia, e la portava in fiera ambasceria di italianità anche fra popoli stranieri, richiamando sulla nostra buona causa l'interesse e la simpatia di quasi tutta l'Europa. Compiutasi l'unità nazionale, Verdi premiò il sacrificio degli Italiani porgendo loro il godimento ineffabile di sempre più nuove e spirituali armonie.

L'artista rispecchiò fedelmente l'uomo. La sincerità che lui soleva porre in ogni suo atto о rapporto sociale, – una sincerità dapprima impetuosa, con il tempo, più controllata, ma sempre schietta – appare anche nell'arte sua; sicché questa può dirsi la confessione di lui stesso e il racconto della sua vita. Le sue opere ci parlano sempre di lui, cittadino amante sposo padre. Nella sua musica c'è il fremito della passione, la dolcezza dell'idillio, l'elegia del dolore, il riso della beffa. L'arte sua ebbe il volto della sua anima non solo, ma anche quello dell'umanità, di cui si rese interprete universale. Onde bene cantò di lui il D'Annunzio: «Pianse ed amò per tutti».

Riportato con riduzioni


VOCABOLARIO

prodigioso agg чудесный, необычайный, превосходный, поразительный eminentemente avv высоко, возвышенно

fato sm 1. рок, судьба 2. гибель, смерть

indole sfì. нрав, характер, природа 2. основная особенность, характер

scontrosità sf неподатливость, строптивость, несговорчивость, неуступчивость

compromettere vt компрометировать

compromettente agg компрометирующий

generoso agg щедрый

ostentazione sf хвастовство, чванство, показуха

beneficenza sf благотворительность

pudico agg стыдливый, скромный, целомудренный

parroco sm приходский священник

rigoroso agg 1. строгий, суровый 2. Точный


36. irremovìbile agg 1. несменяемый (о должн. лице) 2. непреодолимый 3. не(по)колебимый, непреклонный, твердый tutelare vt опекать, охранять, защищатьRiassumere il testo in breve e poi per esteso.


37. Temi da svolgere:

1. Giuseppe Verdi nella storia dell'arte.

2. Le opere di Verdi.

2. La situazione culturale dell'Ottocento.

3. Verdi che «pianse ed amò per tutti».

4. Giuseppe Verdi e la Russia.

Un po' di storia antica
Il teatro antico

38. Leggere e tradurre in russo il seguente testo:

Il teatro antico

Il teatro, forse, era un po' meno apprezzato dai Romani, nonostante la sua tradizione relativamente antica. Le feste dovevano essere un'occasione per divertirsi, e la loro preferenza andava ai diversi tipi di commedia, sia di ispirazione greca, come quelle di Plauto о di Terenzio, sia farse popolari di origine campana, una sorta di precursori della commedia dell'arte. Inoltre bisognava fare attenzione che un altro spettacolo più attraente non inducesse la folla a disertare le gradinate. Era ciò che si era verificato alla prima rappresentazione della Hecyra (La suocera) di Terenzio, tanto che l'autore fu costretto a ripresentare il suo lavoro in un'altra occasione. Un nuovo genere teatrale, il mimo (che non era muto), cominciò ad assorbire le altre forme di teatro nel I secolo a.C. Lui metteva in scena i costumi dell'epoca, oppure favole, che talvolta non erano prive di un certo intento moralizzatore, e piaceva molto.

È necessario ora comprendere lo stato di giubilo popolare in cui si svolgevano tutti questi giochi alla fine della Repubblica e, soprattutto,sotto l'Impero. La folla attendeva l'apertura del circo davanti al suo ingresso fin dal primissimo mattino, a volte persino dalla vigilia. Il tempo in attesa passa in fretta; si mangia, si beve, si fanno scommesse, si affittano i cuscini per sopportare meglio la lunga giornata sui gradini di pietra. A poco a poco arrivano i cittadini importanti che vengono acclamati о vituperati. A volte vengono fatti persino oggetto di lancio di mele. Nei tempi antichi al posto delle mele venivano lanciate pietre, ma dopo la proibizione di lanciare simili proiettili si ripiegò sui frutti.

I giochi hanno inizio con una lunga processione che discende dal Campidoglio, attraversa il Foro, imbocca il vico Etrusco e rasenta il foro Boario per arrivare al Circo Massimo. I Romani amano in modo particolare queste processioni. Tutte le case, le botteghe e monumenti sono addobbati con tessuti, quadri, statue. In testa, davanti ai grandi magistrati e ai sacerdoti, un edile curule su un carro tirato da quattro cavalli bianchi ostenta una toga purpurea sopra una tunica ricamata. Lo seguono alcuni adolescenti – di quattordici, quindici anni – tutti figli di cavalieri, che precedono gli equipaggi che dovranno correre nel circo. Gli aurighi indossano abiti militari con casco e corazza. Seguono gli atleti quasi nudi, e tre cori di danzatori: il primo è composto da adulti, il secondo da adolescenti, il terzo da bambini. Dopo di loro vengono i suonatori di flauto, quelli di cetra (con i loro strumenti d'avorio a sette corde), e di lituo. Un gruppo di danzatori vestiti di pelli di capra e altri con tuniche da donna e mantelli fiorati, imitano i satiri e i sileni; le loro danze provocano il riso negli spettatori. Sono seguiti dai sacerdoti e circondati da musicisti, che recano cofanetti e piatti d'oro dove bruciano gli incensi. Infine avanzano i collegi dei pontefici, che precedono le statue degli dèi in avorio, incoronate d'oro e pietre preziose. Gli dèi della triade capitolina: Giove, Giunone, Minerva, hanno diritto a carri ricoperti d'argento e d'avorio, tirati da quattro cavalli condotti da bambini nobili. Gli altri dèi devono accontentarsi di portantine recate a spalla.

Quando la processione fa il suo ingresso nel circo per compiere in esso un giro intero, scoppiano urla e applausi. Dopo i sacrifìci rituali vengono aperti i giochi, e araldi a cavallo, con indosso una lunga tunica color porpora, fanno il giro della pista per annunciare le corse. Mentre i carri si disputano la palma, sulle gradinate infuria il tifo: uno incoraggia il suo favorito, l'altro un auriga che non ce la mette tutta. Ciascuno pensa a quanto ha scommesso, e c'è chi sviene alla fine della competizione perché ha perso tutto… о perché si è trovato ricco all'improvviso! La folla faceva pensare ai muggiti del mare infuriato. Una corsa è appena finita che già il popolo ne reclama un'altra a gran voce. In una sola giornata potevano venir disputate anche venticinque corse, il che significava una permanenza al circo di quattordici, quindici ore filate. La folla ama anche le esibizioni degli acrobati che, in piedi sulla sella, tengono per la briglia due cavalli lanciati al galoppo e saltano dalla groppa dell'uno a quella dell'altro. Sempre al circo si svolgono anche le prestazioni dei lottatori. L'imperatore Augusto aveva proibito alle donne di assistere a queste esibizioni perché i contendenti lottavano nudi, cosparsi d'olio per ammorbidirsi i muscoli. A volte l'imperatore offre persino al popolo stupefatto autentiche ricostruzioni di battaglie, con fantaccini e cavalieri; e combattimenti tra elefanti che reggono sulla schiena torrette capaci di contenere sessanta guerrieri. Nessuno vuole mancare a questi divertimenti, e quando lo spettacolo del circo dura parecchi giorni, sono molti coloro che preferiscono trascorrere la notte sulle gradinate per non perdere il posto.

39. Riassumere il testo per esteso.

Vogliamo conoscere le regioni d'Italia?
Lombardia

40. Leggere e tradurre in russo il testo:

Lombardia (Capoluogo – Milano)

La Lombardia ha un'estensione di 23.834 km2 (la quarta regione italiana dopo Sicilia, Piemonte e Sardegna). La Regione confina: a nord con la Svizzera; a est con il Trentino-Alto Adige e il Veneto; a sud con l'Emilia– Romagna; a ovest con il Piemonte. Il territorio della Lombardia va dalle più alte e nevose vette delle Alpi Retiche fino alla parte più bassa della Pianura Padana, cioè fino al corso del fiume Po. La Regione si divide da nord a sud in tre zone principali: Alpi, Prealpi (con la zona subalpina) e pianura. La Lombardia è la regione più popolosa d'Italia e la seconda, dopo la Campania, per la densità (373 ab/km2). L'attuale assetto demografico è il risultato dei profondi flussi migratori avvenuti tra gli anni '50 e '70, provenienti dalle regioni meridionali, orientali e dalle aree montane. Le province sono nove: Milano, Varese, Como, Sondrio, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Pavia.

La Lombardia è la regione maggiormente sviluppata del paese, grazie soprattutto alla favorevole posizione geografica, al centro delle vie di comunicazione tra il bacino del Mediterraneo e l'Europa centrale. Dotata da secoli da una florida agricoltura, la regione è stata la prima, nel corso del secolo XIX, a intraprendere la via dell'industrializzazione e rimane ai vertici nel processo evolutivo verso un'economia postindustriale. Il grado di sviluppo non è tuttavia omogeneo: accanto ad aree economicamente floride, soprattutto intorno ai capoluoghi, esistono realtà assai più depresse, principalmente in alcune vallate alpine. L'agricoltura delle zone fertili è molto intensa e redditizia. Tra i prodotti agricoli primeggiano: il frumento, il granturco, il riso. Notevole è anche la produzione delle patate, della segale, della barbabietola da zucchero, dei cavoli, dei piselli. Buona, ma non ingente, è la frutticoltura (mele, pere, pesche).

La viticoltura è relativamente poco estesa, ma non mancano i vini pregiati (del Garda, della Valtellina, del Mantovano, ecc.). La produzione del foraggio è così intensa da rappresentare un quinto del totale nazionale. Perciò nessuna altra regione italiana ha tanti bovini come in Lombardia, che è nettamente alla testa della produzione nazionale di latte, burro e formaggio. Con i rifiuti dell'industria lattiero-casearia sono allevati numerosi suini, sui quali si basa l'industria dei salami.

L'industria è molto sviluppata praticamente in ogni settore: dalla siderurgia, alla petrolchimica, alla chimica di base, molto sviluppato il settore metalmeccanico, che produce automobili, motociclette, aeroplani, materiale ferroviario, autocarri, apparecchiature elettriche, macchine agricole, ecc. Degne di nota sono inoltre le industrie alimentari, farmaceutiche, tessili, della carta, della ceramica, della gomma, dei mobili, del cuoio, delle calzature e dell'abbigliamento. Uno dei vanti tradizionali di Cremona consiste nella liuteria, ossia nella fabbricazione di strumenti musicali a corde. In questa attività si distinsero in passato le famiglie Stradivari, Guarneri, Amati.

Un po' di storia. Nel VI secolo a. C. la Regione fu occupata dalle popolazioni celtiche dei Galli Insubri, Cenomani e Orobi. I Romani la conquistarono nella seconda metà del III secolo a. C., affermandovisi stabilmente sotto Augusto, quando la Lombardia – insieme con una parte del Piemonte – costituì la regione della Gallia Transpadana. Devastata dalle invasioni barbariche (Ostrogoti), fu governata nei secoli VII e Vili dai Longobardi, dai quali deriva il suo nome (Longobardia = Lombardia). Dopo la dominazione dei Franchi, nei secoli XI e XII, la Regione vide lo sviluppo dei liberi comuni (Milano, Como, Lodi, Mantova, Cremona). Seguì nel Trecento, la formazione delle signorie, massima quella dei Visconti (Milano), che unificò quasi tutto il territorio. Quindi, dopo aver perso Bergamo e Brescia, passate a Venezia, nonché il Canton Ticino, divenuto Svizzero, la Regione fu governata dalla Spagna (1535–1700). A questa succedette l'Austria, che nell'Ottocento la governò, assieme a Venezia, nell'ambito del Regno Lombardo-Veneto. I Lombardi lottarono strenuamente contro la dominazione austriaca (cinque giornate di Milano nel 1848, sollevazione di Brescia nel 1849) finché la Regione fu liberata con la seconda guerra d'indipendenza (1859). Rimase ancora per qualche anno all'Austria il Mantovano, liberato nel 1866.

Comunicazioni e turismo. La rete ferroviaria s'impernia su Milano, che è il principale nodo ferroviario italiano. Milano è anche un grande nodo autostradale. Milano possiede due aeroporti (Linate e Malpensa), che ne fanno il secondo centro aeroportuale italiano, dopo Roma. La navigazione interna è praticata sui grandi laghi (anche con linee per passeggeri), sui Navigli e sul Po.

Il turismo è intenso non solo nelle città principali, ma anche in rinomate stazioni lacunali (Como e Bellagio; Salò e Gardone, il Lago d'Iseo, о Scoiano, nelle Prealpi Lombarde, che possiede la maggiore isola lacustre italiana: il Monte Isola, di 4,3 km2), termali (Sirmione, Salice), idrominerali (S. Pellegrino, Boàrio) e montane (Ponte di Legno, Edolo, Bormio, ecc.).

Ma è da tenere presente che durante l'inverno la pianura è coperta spesso dalla nebbia. Sotto questo aspetto, il primato spetta ad una provincia lombarda, cioè quella di Mantova, con 71 casi all'anno. Nella provincia di Pavia i casi sono 65 e in quella di Milano 38. Milano, dunque, non è particolarmente colpita da questo fenomeno meteorologico.

Letteralmente tutto il mondo viene a Milano per visitare la grande Fiera Campionaria Internazionale. È un'occasione, che non si lascia sfuggire, perché la Fiera di Milano («una città nella città», come si suol dire, ma ancor più animata della città, che la ospita) è una specie di paese delle meraviglie, dove si vede ciò che di più moderno e di più ingegnoso è prodotto, anno per anno, in Italia e all'estero. Non per niente quella di Milano è non solo la più grande fiera italiana, ma una delle più importanti del mondo.

Milano, fiorita come colonia romana (Mediolanum), oltre che per gli uomini illustri (fra cui Alessandro Manzoni), ai quali ha dato i natali, va ricordata per numerosi monumenti artistici. Fra questi primeggiano il Duomo gotico, iniziato nel Trecento, il Castello Sforzesco e numerose chiese romaniche, una delle quali è S. Marie delle Grazie con i famosi affreschi del Cenacolo di Leonardo da Vinci, oppure quella dedicata a S. Ambrogio, protettore della città di Milano. Milano è un riconosciuto centro culturale italiano, come dimostrano l'università statale,il politecnico, l'accademia delle belle arti, l'istituto lombardo di scienze e lettere, il teatro alla Scala, le sfilate di moda.


41. Rispondere alle seguenti domande:

1. In che parte d'Italia è situata la Lombardia? 2. Com'è grande la Regione? 3. Con quali paesi stranieri e regioni italiane confina la Lombardia? 4. A che cosa è dovuto il suo nome? 5. Da quali popolazioni fu abitata prima della conquista romana? 6. Quando fu conquistata dai Romani? 7 Quali sono le tappe principali della storia lombarda? 8. In quante province è suddivisa la Regione? 9. Quali sono le città principali lombarde? 10. Qual'è la zona più fertile della Lombardia? 11. Quali sono i prodotti principali dell'agricoltura lombarda? 12. Qualè il settore più sviluppato dell'agricoltura regionale? 13. La Lombardia è una regione industrializzata? 14. Quali rami dell'industria locale sono particolarmente sviluppati e perché? 15. È omogeneo lo sviluppo industriale e agricolo della regione? 16. Che cosa vanta la città di Cremona? 17. Che cos'è la Fiera di Milano? 18. Quanti aeroporti ha Milano? 19. Quali sono i monumenti storici da visitare a Milano? 20. Qual'è la zona più ricca di nebbia? 21. Milano viene colpita spesso dalla nebbia? 22. Come si chiama la maggiore isola lacustre italiana? 23. Dove si trova il teatro alla Scala? 24. Dove nacque Alessandro Manzoni? 25. In che città lavorò e morì il grande compositore italiano Giuseppe Verdi?


42. Riassumere il testo per esteso.

Liguria

43. Leggere e tradurre in russo il testo:

Liguria (Capoluogo – Genova)

La Liguria è la più marittima fra le regioni italiane. Essa infatti s'inarca per oltre 250 chilometri intorno al golfo di Genova, ma penetra nell'interno al massimo per una trentina di chilometri. Anzi la cresta delle montagne, che la separano dalla pianura del Po, dista in alcuni tratti appena una decina di chilometri dal mare, di modo che la Regione è paragonabile ad un balcone soleggiato e fiorito, con il quale l'Italia settentrionale s'affaccia al Mediterraneo.

La Regione confina: a nord con il Piemonte e l'Emilia-Romagna; a est con la Toscana; a ovest con la Francia. Il territorio è quasi tutto montuoso e collinare. Le coste sono per lo più alte e frastagliate. Tra i golfi spicca quello di Genova, vasto, ma molto aperto. Più piccoli sono il Golfo della Spezia e il Golfo di

Rapallo (o Tigùllio). I fiumi hanno corsi brevi e ripidi, a carattere torrentizio.

Le provìnce sono quattro: Genova, La Spezia, Savona e Imperia.

Genova riunisce quasi la metà degli abitanti della Regione.

Il territorio ligure ha un rilievo molto mosso. La scarsità dello spazio disponibile si riflette in alcuni aspetti del paesaggio. Tali, ad esempio, le fasce, ossia i campicelli sorretti da muriccioli di pietra, mediante i quali il contadino riesce a coltivare i pendii più ripidi. Non meno tipico è il volto tradizionale dei centri abitati, con i vicoli stretti (i «carrugi») e le casetorri, antesignane dei moderni grattacieli.

Scarsità di spazio, tuttavia, non significa angustia di orizzonti. Infatti il mare e la montagna, questi due eterni motivi di bellezza, si alleano nel donare alla Liguria panorami vasti e luminosi.

Un altra causa di attrazione della Liguria soprattutto costiera consiste nella mitezza climatica, dovuta all'influenza del mare ed alla protezione offerta dalle montagne, contro la fredda aria del nord. Gli inverni vi sono meno freddi e le estati meno afose rispetto alla pianura padana, pur tanto vicina. I giorni di gelo, che a Milano e a Bologna superano durante l'anno la sessantina, a Genova sono in media tre e in altri luoghi della Riviera appena uno. La nebbia è quasi ignota.

Per questi motivi i numerosissimi alberghi della Riviera sono invasi non solo d'estate dai bagnanti, ma anche d'inverno da una folla di ospiti desiderosi di godere il tepore del sole.Tuttavia la Liguria non è soltanto una terra di vacanza (anche se per molti suoi abitanti le vacanze degli altri costituiscono la base di un'intensa economia turistica), ma anzitutto una terra di grande attività agricola, industriale e commerciale.

Un po' di storia. La Liguria ricorda con il suo nome gli antichi Liguri, cioè la popolazione gallica, che un tempo occupava anche il Piemonte e parte della Lombardia. La Regione conobbe un primo periodo di prosperità sotto il dominio romano, iniziato con le guerre puniche. Nel medioevo essa fu divisa tra vari feudi, mentre i Saraceni la minacciavano con scorrerie dal mare. Ben presto, però, vi fiorirono i liberi comuni, unificati non senza lotta da Genova. La Repubblica Genovese si estese anche sul versante settentrionale dell'Appennino, conquistò la Corsica e fondò colonie nel Mediterraneo orientale. Caduta la Repubblica nel 1796 ad opera dei Francesi, la Liguria fu unita nel 1815 al Regno di Sardegna, di cui in seguito condivise le sorti.

Economia. L'agricoltura, pur fornendo alcuni prodotti pregiati, è poco diffusa a causa del difficile ambiente montano. Prodotti agricoli principali sono le patate, gli ortaggi (cavoli, carciofi, cardi, pomodori), la frutta (pesche, albicocche), l'olio d'oliva, il vino (Cinque terre presso La Spezia). Meno importanti sono i cereali e gli agrumi.

Una grande importanza riveste la floricoltura, praticata sui pendii della Riviera di Ponente (Sanremo). Poco ricchi sono invece i pascoli, di modo che l'allevamento bovino e ovino ha scarso sviluppo.

La pesca marittima gode di un'antica tradizione e dà ottimi prodotti, ma la quantità pescata non è ingente. Sono allevati le ostriche e i mitili (Golfo della Spezia).

Genova è un grande centro industriale con grandi complessi che lavorano le materie prime scaricate nel suo porto e costruiscono macchine e navi. Nel complesso la Liguria impiega metà dei suoi operai nell'industria metallurgica (acciaierie) e meccanica (navi, motori). Ben rappresentati sono anche gli altri rami dell'industria: zuccherifici, oleifici, fabbriche di colori e di saponi, cotonifici, cartiere, raffinerie di petrolio.

Intensa è l'attività commerciale, favorita dalla posizione geografica della Regione, che rappresenta lo sbocco al mare della Lombardia e del Piemonte con cui forma il cosiddetto triangolo industriale d'Italia.

Le località turistiche, frequentate sia d'estate sia d'inverno sono numerosissime. Il clima mite e località romantiche, paesaggi straordinari (Portofino, Rapallo, Sanremo, Lerici, Portovenere, ecc.) attirano turisti da ogni parte del mondo. Vale la pena di conoscere il porto della Luna, ammoniva già in epoca lontana il verso di Ennio (poeta latino): e realmente quest'ultima propaggine meridionale della Liguria offre al visitatore uno dei più bei paesaggi del mondo, quasi sospeso tra cielo e il mare in una festa di colori e di luci. Non per nulla il golfo di La Spezia attrasse ed ispirò con le sue bellezze naturali artisti e pittori, ma soprattutto poeti (Dante, Petrarca, l'Alfieri, Shelley e Byron) e musicisti (Wagner e molti molti altri).

Uno spettacolo così violento da diventare allucinante, così dolce da diventare struggente, è la fioritura e la morte delle rose, a maggio, sulla collina di Sanremo. Sul mercato di Sanremo passano, in un anno, un miliardo di fiori recisi. E in tutta la regione una cinquantina di miliardi all'anno.

Tornando a Genova va ricordato che a Quarto dei Mille, sobborgo di Genova, c'è lo Scoglio dei Mille, dove Garibaldi s'imbarcò nel 1860 per la sua storica impresa. Genova è patria di un altro grande italiano, Cristoforo Colombo, la cui piccola e graziosa casa in mezzo ai grandi palazzi del centro genovese attira i romantici di tutto il mondo.


44. Rispondere alle seguenti domande:

1. Che cosa caratterizza la situazione geografica della Liguria? 2. È una posizione vantaggiosa per l'agricoltura? 3. Com'è il clima in Liguria? 4. Che differenza c'è tra il clima ligure e quello lombardo? 5. Che cosa protegge la Liguria dal freddo? 6. È grande il territorio della Regione? 7. È facile la vita dei contadini liguri? Perché? 8. È ben sviluppata l'agricoltura della Liguria? 9. Che cosa producono i contadini liguri? 10. Perché è così importante per l'Italia il porto di Genova? 11. Quali attività fanno di Genova un grande centro industriale? 12. La pesca marittima ligure gode di un'antica tradizione? È sufficiente? 13. Che cosa favorisce lo sviluppo dell'attività commerciale ligure? 14. Quali sono le rinomate stazioni turistiche della Riviera ligure? 15. Sanremo è famosa solo per il Festival della canzone? 16. Quali poeti italiani e stranieri furono attratti dalle bellezze del paesaggio ligure? 17. Dove nacque Cristoforo Colombo? 18. Che cos'è lo Scoglio dei Mille? 19. Quali regioni italiane formano il cosiddetto triangolo industriale?

45. Riassumere il testo per esteso.


Страницы книги >> Предыдущая | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 | Следующая
  • 0 Оценок: 0

Правообладателям!

Данное произведение размещено по согласованию с ООО "ЛитРес" (20% исходного текста). Если размещение книги нарушает чьи-либо права, то сообщите об этом.

Читателям!

Оплатили, но не знаете что делать дальше?


Популярные книги за неделю


Рекомендации